Zweig, serio e stimato esperto di finanza comportamentale ed investimenti, recita cosi:
“La gente avrebbe bisogno di buoni consigli, ma è invece attratta da consigli che suonano bene”.
La scalata al successo della società di fintech tedesca Wirecard è volta al termine, crescita esponenziale non si sa ne come e ne perché, tutti attirati dalla sua performance sul mercato finanziario ma i nodi prima o poi vengono al pettine ed è cosi che si scopre essere una grande truffa con documenti più o meno contraffatti.
È notizia di qualche giorno fa che un gruppo formato da 2 intermediari capitanati da un abile avvocato promettessero investimenti con rendimenti di circa il 14 %, raccogliendo diversi milioni di euro tra imprenditori e liberi professionisti, ovviamente anche in questo caso, si trattava di una truffa bella e buona, non mi stancherò mai di ricordarvi che partire dal rendimento per scegliere un investimento è un grandissimo errore, il rendimento è la conseguenza del processo d’investimento, derivante da una corretta pianificazione che tenga conto di diversi aspetti personali come obiettivi da raggiungere, tolleranza alle oscillazioni, orizzonte temporale, il consulente che vi “vende” fantomatici risultati percentuali per convincervi ad affidarvi a lui, semplicemente non è un buon consulente, chi lavora con la giusta etica e professionalità aiuta i suoi clienti a costruire i diversi portafogli con differenti caratteristiche e rendimenti, proprio perché basati sulle loro personali esigenze ma mai partendo dal rendimento che è appunto la conclusione automatica di un lungo processo costruttivo.