Solitamente dopo una discesa dei prezzi azionari i risparmiatori si ricordano di quanto i loro titoli hanno perso e temono che continuino a perdere: il Prof. Paolo Legrenzi la definisce “paura da immaginazione” questa paura, riflette quello che è avvenuto in passato, e non le aspettative sul futuro. (ndr. come invece dovrebbe essere).
“C’era molta paura sui mercati, i risparmiatori avevano allontanato la fonte della paura vendendo i titoli. Di conseguenza, i prezzi di mercato erano scesi a livelli molto bassi. Era proprio il momento di comprare se foste stati guidati dal futuro e non dal passato. Quello era il momento di comprare, non di vendere, beati coloro che sono stati confortati da un Consulente o dalla conoscenza dei movimenti di mercato!”
Dunque la paura, che origina da esperienze passate e ci offusca la vista, impedendoci di valutare razionalmente quali azioni intraprendere nel presente, può portarci a scelte economicamente svantaggiose. Va sottolineato come talvolta porre in essere scelte razionali sia complesso, si tratta di scelte anti-intuitive e un buon Consulente, un vero esperto, costituisce sempre il miglior suggerimento. (sempre se lo avete e se è un bravo Consulente).
Questa pandemia è dolorosa da tanti punti di vista. Però:
- i governi di tutto il mondo stanno reagendo, anche se in modo ancora scomposto e certo imperfetto;
- le banche centrali hanno preparato il terreno per un’azione di politica fiscale;
- le politiche fiscali sono all’inizio del dispiegamento, manca una leadership internazionale chiara, ma la volontà di agire c’è;
- chi è nel panico e pensa che “questa volta è differente”, probabilmente si sbaglia, nel senso che sì, ogni volta è differente nei particolari, ma Borse ed economia si riprendono sempre.
Buon investimento a tutti!